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L'uomo che comprò la Luna

Giovedì 13.06.2019
Cinema Ariston
Il film “L’UOMO CHE COMPRÒ LA LUNA” (Italia, argentina, Albania, 2018, 102′), commedia stralunata in forma di road movie ambientata e prodotta in Sardegna, sarà presentato in prima visione a Trieste al cinema Ariston nella serata di giovedì 13 giugno alle ore 20.30 alla presenza del regista Paolo Zucca. L’appuntamento è organizzato da La Cappella Underground in collaborazione con il Circolo dei Sardi di Trieste.

Una coppia di agenti segreti italiani (Stefano Fresi e Francesco Pannofino) riceve una soffiata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede, e a piantarci la bandiera nazionale, sono stati loro. I due agenti reclutano dunque un soldato (Jacopo Cullin) che, dietro il falso nome di Kevin Pirelli e un marcato accento milanese, nasconde la propria identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l'ha dentro anche se non lo sa. Per trasformarlo in un vero sardo viene ingaggiato un formatore culturale sui generis (Benito Urgu). A questo punto non rimane che risolvere il caso: chi ha comprato la luna' E perché'

Scrive Paolo Zucca nelle note di regia: «Il film si pone come una commedia d’autore, che vuole divertire e intrattenere, ma che non ha timore di toccare le corde del dramma, né di virare verso le atmosfere liriche e fantastiche che appartengono a pieno titolo alla dimensione della favola. Il suo impianto drammaturgico è modulato sulle strutture archetipiche individuate da Chris Vogler nel suo intramontabile “Viaggio dell’Eroe”. Racconta infatti della crescita interiore di un eroe sui generis e del suo viaggio picaresco verso la scoperta e la riappropriazione di una cultura, di una storia e di un sistema di valori altri.
Lo spunto drammaturgico di fondo nasce da un trafiletto di giornale che raccontava della vendita di lotti sulla Luna da parte di una società americana. A poche centinaia di metri dalla mia casa, sulla costa occidentale sarda, si adagia sul mare una grande distesa di roccia calcarea, bianchissima e piena di crateri, proprio come la Luna. Così ho immaginato che la Luna fosse anche mia. E di tutti i poeti, soprattutto. In un secondo momento, dopo aver scoperto quali sorprese si nascondono tra le pieghe del diritto internazionale in materia di spazio e corpi celesti, ho trovato la chiave di volta dell’intreccio, che ha così assunto, nella sua apparente assurdità, anche un fondamento di tipo legale e politico, oltre che metaforico. Se dovessi indicare dei modelli di ispirazione artistica, indicherei uno dei capitoli più divertenti della saga a fumetti creata da René Goscinny e Albert Uderzo: “Asterix in Corsica”, del 1973. Perché ho cercato di raccontare la Sardegna guardando alla sagacia, alla leggerezza e all’inventiva con cui la coppia di autori francesi ha saputo raccontare la Corsica».

Paolo Zucca, dopo la laurea in Lettere Moderne, frequenta la Scuola RAI per sceneggiatori e si diploma in regia alla N.U.C.T. di Cinecittà. Ha scritto e diretto corti, documentari e spot pubblicitari. Il cortometraggio "L’ Arbitro" ha vinto il David di Donatello e il Premio Speciale della Giuria a Clermont-Ferrand. Il lungometraggio "L'Arbitro" ha aperto le Giornate degli Autori alla 70° Mostra del Cinema di Venezia. Paolo è nato nel 1972 e vive tra la Sardegna e Roma. "L'uomo che comprò la Luna" è il suo secondo lungometraggio.
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