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DAU. NATASHA

Lunedì 06.09.2021
– Venerdì 10.09.2021
Cinema Ariston
“DAU. NATASHA” (Russia, 2020, 135’, VM 14) di Ilya Khrzhanovskiy e Jekaterina Oertel, controverso e scandaloso primo film nato dal visionario progetto DAU, premiato al Festival di Berlino e già acclamato dalla stampa internazionale come uno dei più importanti, ambiziosi e sconvolgenti eventi cinematografici degli ultimi anni, sarà in programmazione in versione originale sottotitolata al cinema Ariston da lunedì 6 a venerdì 10 settembre alle ore 21.00. Il film ha vinto l'Orso d'Argento per il contributo artistico, assegnato al leggendario Jürgen Jürges (già operatore per Haneke, Fassbinder e Wenders). DAU ha coinvolto oltre 400 attori non professionisti chiamati a vivere per tre anni sul più grande set mai costruito. Lo scopo del produttore Sergey Adonyev e del regista Ilya Khrzhanovskiy era quello di ricreare la vita in Unione Sovietica tra il 1938 e il 1968, concentrando i vari personaggi nel Lev Landau Institute (da cui l’abbreviazione DAU), istituto scientifico intitolato al celebre fisico russo. “DAU. Natasha” racconta le storture e le violenze del regime sovietico dal punto di vista di Natasha, umile cameriera nella mensa dell’istituto scientifico DAU. Dopo una festa in cui scorrono fiumi di alcool, Natasha si abbandona a una notte di passione con uno scienziato francese, Luc. Convinta all’inizio di aver trovato l’amore, la donna si ritrova presto sola e in grave pericolo: venuto a conoscenza dei suoi rapporti con uno straniero, un funzionario del KGB la convoca per un interrogatorio… “DAU. Natasha” è un’esperienza cinematografica difficile da immaginare e impossibile da dimenticare, anche grazie al cast eccezionale di non professionisti (Natasha Berezhnaya ha avuto una candidatura agli EFA) e alla fotografia in 35mm di un maestro come Jürgen Jürges, storico collaboratore Fassbinder e Haneke. Troupe e attori hanno letteralmente vissuto sul set creando una sorta di mondo parallelo, in un’incredibile convergenza tra realtà e finzione: il risultato è un’operazione visionaria che tiene insieme cinema, performance, scienza, critica sociale, esperimento antropologico. Diversi artisti hanno visitato l’istituto nel corso del tempo, da Marina Abramovic a Romeo Castellucci, ma anche il premio Nobel per la fisica David Gross, mentre lo scrittore torinese Gianluigi Ricuperati si è ispirato a DAU per il suo romanzo Est. Dal progetto complessivo sono stati tratti diversi film, ciascuno autonomo nel raccontare un frammento di quell’universo, e una grande installazione presentata a Parigi al Théâtre de la Ville, al Théâtre du Châtelet e al Centre Pompidou.
Cinema Ariston
Viale Romolo Gessi
34100 Trieste
040 304222
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