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Notti

Giovedì 16.11.2023
– Sabato 18.11.2023
Sala Bartoli
La letteratura russa è protagonista a novembre, nella programmazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, e sicuramente una delle più originali riletture è quella proposta dalla compagnia SlowMachine con il regista Rajeev Badhan che porta avanti la propria ricerca sui linguaggi del contemporaneo anche in “Notti” ospite alla Sala Bartoli dal 16 al 18 novembre.

Gli artisti partono da un quesito che riguarda la capacità di un classico come “Le notti bianche” di Dostoevskij, a due secoli dalla nascita del suo autore, di dialogare con le generazioni contemporanee.
Elena Strada che ha curato la drammaturgia di “Notti” ha dunque scelto di prendere come punto di partenza il sentimento dell’amore oggi, analizzandolo nella sua assolutezza e fragilità, intrecciando gli stimoli ricevuti dal racconto dostoevskijano e dal saggio “Amore liquido” del filosofo polacco Zygmunt Bauman.

Il testo così prodotto, nelle mani di Rajeev Badhan si traduce in una visionaria contaminazione fra teatro, video, video live e una recitazione che porta alla desaturazione, che analizza le relazioni sentimentali contemporanee confrontando più piani visivi e temporali. I tre attori in scena, allora, narrano e interpretano, sono irreali e proiezioni di sé e dei rispettivi pensieri, creano parallelismi e labirinti esaminando il concetto di amore attraverso il confronto tra epoche, generazioni, tecnologie e mezzi espressivi.
Ma lo studio non porta risposte univoche: piuttosto nuove induzioni e quesiti. La liquidità della nostra epoca influisce anche sui sentimenti che riteniamo inscalfibili' Il concetto di amore ha un denominatore comune' Amore e libertà sono un binomio incompatibile'

«L’opera di Dostoevskij è il punto di partenza, drammaturgico e narrativo, dell’intera performance teatrale che, con forza, riemerge attraverso il mezzo del video, quasi fosse un sogno o una proiezione caleidoscopica di ciò che è accaduto o potrebbe accadere» scrive infatti nelle sue note Rajeev Badhan. «Il testo diventa sia elemento d’indagine e ricerca artistica che strumento metateatrale, all’interno del quale i personaggi stessi si immergono e si perdono, facendo affiorare nuove domande sull’amore nella liquidità dell’oggi attraverso una recitazione “liberata” da cliché o sovrastrutture teatrali che possa così correre in parallelo alle emozioni e mettersi in dialogo con la costruzione visiva e artistica che viaggia tra il video e il reale».

SlowMachine è una realtà di produzione e programmazione artistica diretta da Rajeev Badhan che lavora sulla contaminazione delle arti. Nasce a Belluno nel 2012 con l’esigenza di creare un polo che racchiudesse in sé la diffusione e la produzione di lavori teatrali e performativi con una particolare attenzione nei confronti dei nuovi linguaggi, delle community arts e dell’interazione tra teatro e cinema del reale.
SlowMachine, dal 2021, è riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell'ambito della sperimentazione.
In SlowMachine, macchina lenta – macchina umanizzata – l’utilizzo della tecnologia è partecipato e partecipativo, è interattivo, è live, è esperienziale e scardina l’immaginario comune che lega le nuove tecnologie al concetto di freddezza e distacco emozionale. Oggi questa ricerca acquisisce un ulteriore significato, ovvero quello di portare in primo piano la ricerca sui linguaggi e la capacità di realizzare nuove produzioni con mezzi innovativi.

Rajeev Badhan nasce a Feltre (BL) nel 1983. Dopo una laurea in Biotecnologie Mediche, consegue la laurea magistrale in Produzione e Progettazione delle Arti Visive presso lo IUAV di Venezia e si diploma come attore all’Accademia Teatrale Veneta specializzandosi poi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2021 porta a termine il Master di II Livello in Arti performative e spazi comunitari - presso Università di Roma tre. Segue numerosi workshop con alcuni dei più importanti maestri della scena contemporanea. Fonda nel 2012 la compagnia SlowMachine.

Lo spettacolo va in scena giovedì 16 novembre alle ore 21.30, venerdì 17 novembre alle ore 19.30 e sabato 18 novembre alle ore 21 alla Sala Bartoli nella programmazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dedicata alla “Scena Contemporanea”. Biglietti sono disponibili nei punti vendita del Teatro stabile, alla Biglietteria del politeama Rossetti o su internet tramite il sito del teatro www.ilrossetti.it. Informazioni anche allo 040.3593511.